Il Cammino di Santiago

Dipende dall’itinerario che si sceglie. In Spagna ce ne sono tre molto popolari. Il Cammino Francese è il più frequentato ed è lungo poco più di 900 chilometri. Il Cammino del Nord si sviluppa vicino alla costa e si estende per circa 800 chilometri. Il Cammino Primitivo percorre alcuni tratti del Cammino di Santiago originale e consiste in circa 300 chilometri.

Normalmente il Cammino di Santiago si percorre a tappe e la cosa più usuale è dedicare all’itinerario circa una settimana. In questo lasso di tempo, si percorrono approssimativamente 200 chilometri.

Si tratta della certificazione che si riceve per aver compiuto il Cammino di Santiago. Bisogna soddisfare due requisiti: 
- Intraprendere il cammino per una motivazione spirituale o religiosa.
- Se si compie a piedi o a cavallo, occorre dimostrare di aver percorso almeno gli ultimi 100 chilometri dell'itinerario. Se si opta per la bicicletta, si devono percorrere gli ultimi 200 chilometri. Per questo, è necessario presentare la credenziale del pellegrino con almeno due timbri giornalieri. La credenziale e i timbri sono disponibili presso gli ostelli, le parrocchie, gli uffici postali o le associazioni di Amici del Cammino.

Il Cammino di Santiago si può percorrere in qualsiasi periodo dell’anno, anche se l’esperienza è particolarmente piacevole nei mesi primaverili e tra settembre e ottobre. Le temperature sono più miti e piove meno. Anche l'estate è una buona opzione, ma è meglio evitare le ore centrali della giornata, che sono anche le più calde.

Intraprenderlo in solitaria è assolutamente sicuro. Lo spirito di squadra tra pellegrini è molto frequente e solitamente si formano dei piccoli gruppi strada facendo. L’abbondanza di ostelli e centri di assistenza ai pellegrini semplifica il tutto. Inoltre, è un itinerario molto popolare e i paesi che si attraversano si sono adattati bene alle necessità dei pellegrini.

In generale, le tappe giornaliere sono lunghe circa 20-30 chilometri. In ogni caso, l’organizzazione del viaggio consente di adattare le tappe alle esigenze di ogni pellegrino. Si consiglia di cominciare a camminare presto e assicurarsi di arrivare prima che faccia buio al termine della tappa programmata.

Il Cammino di Santiago è ben segnalato lungo tutto il tragitto. Basta seguire le frecce gialle presenti sui muri, a terra, sugli alberi, sulle pietre, sui pali... Si raccomanda comunque di portare con sé una buona guida o di scaricare un’app sul proprio telefono. Inoltre, in caso di dubbi, la cosa migliore è chiedere alla gente del posto, che solitamente conosce molto bene il Cammino di Santiago in corrispondenza della propria località.

Qualche mese prima di intraprendere il Cammino, è consigliabile allenarsi quotidianamente con camminate e indossando le calzature che si pensa di usare durante il pellegrinaggio. Questo esercizio consentirà di arrivare preparati al giorno della partenza. Lo stesso accade se si decide di percorrerlo in bicicletta. È meglio allenarsi per essere pronti a pedalare con le bisacce.

Deve avere una capacità di circa 35-40 litri; inoltre, è meglio che sia anatomico e dotato di cinghie in vita e sul petto. 

Solo l’indispensabile. Si consiglia un carico di massimo sette chilogrammi e che non superi il 10% del peso del pellegrino. Oltre all’abbigliamento, normalmente si portano una lanterna, una borraccia, un bastone, un piccolo kit di pronto soccorso, un coltello multiuso, un impermeabile, delle mollette per appendere gli indumenti dopo averli lavati, un asciugamano leggero, della carta igienica, della crema solare e un piccolo necessaire. Se si ha intenzione di dormire negli ostelli, saranno indispensabili anche un sacco a pelo e un materassino.

Naturalmente, non devono mancare i documenti (carta d’identità, passaporto o altro documento identificativo) e la tessera sanitaria.

Indumenti comodi e traspiranti. Sono imprescindibili un paio di pantaloni da trekking o in tessuto elasticizzato, una felpa, una giacca adeguata per il periodo dell’anno, un impermeabile, due o tre magliette a maniche corte, delle infradito, due o tre capi di intimo e calze, un cappello o berretto e un paio di occhiali da sole.

Le scarpe sono un punto chiave. Si consiglia di utilizzare degli scarponi da montagna resistenti all’acqua, che si adattino bene al piede (devono essere mezzo numero in più rispetto al numero indossato normalmente) e, se possibile, già usati in precedenza. Se sono nuovi, occorre allenarsi indossandoli prima di mettersi in marcia.

È importante avere con sé analgesici, cerotti, aghi ipodermici, garze e bende per eventuali vesciche formatesi durante il cammino. Anche una pomata per i crampi e un repellente per insetti possono essere utili.

È consigliabile iniziare la giornata con una colazione sostanziosa. La frutta secca, i dolci e la frutta sono ottimi alleati per recuperare le forze durante il percorso. Suggeriamo anche di bere molta acqua durante il tragitto, senza aspettare di avere sete, in modo tale da non disidratarsi. Lungo il cammino si trovano numerose fontane dove riempire la bottiglia o la borraccia.

Per quanto riguarda i pasti e le cene, si trovano diversi tipi di ristoranti, caffetterie e bar dove è possibile gustare la gastronomia tipica di ciascun luogo e recuperare le energie. Alcuni locali offrono anche il cosiddetto “menù del pellegrino” a un prezzo vantaggioso.

Lungo l’itinerario esistono diversi tipi di alloggi: ostelli per pellegrini, agriturismi, hotel, Paradores de Turismo, alberghi, campeggi... A volte, in alcune circostanze, è consigliabile optare per alloggi diversi dagli ostelli per pellegrini, ad esempio se si viaggia in gruppo o con un'auto di supporto. Questa è un'opzione da valutare anche quando si desidera rimanere qualche giorno in più in un posto.

Esistono ostelli pubblici gratuiti e altri in cui è necessario pagare un piccolo importo per coprire le spese di pulizia e di manutenzione. Ci sono, poi, ostelli privati che costano un po’ di più. Normalmente, gli alloggi pubblici sono i primi a riempirsi. Va tenuto presente che non è possibile prenotare gli ostelli, pertanto i posti vengono assegnati per ordine di arrivo e hanno la priorità i pellegrini che viaggiano a piedi, seguiti da quelli a cavallo e infine da quelli in bicicletta.

Solitamente aprono a mezzogiorno e, a partire dalle 21.00 o dalle 22.00, è obbligatorio fare silenzio per permettere agli altri di riposare. Al mattino, occorre lasciare l’alloggio prima delle 8 o delle 9. Alcuni ostelli possono includere la colazione.